Cosa fai dopo le feste? In qualche modo devi assolutamente smaltire tutta la roba che ti sei mangiato tra Natale e Capodanno. Noi abbiamo trovato la migliore modalità per farlo.
Era sabato mattina, voglia di scendere dal letto pari a zero. Nonostante ciò, con un occhio socchiuso e con la faccia ancora nel cuscino, ho chiesto a Luca di controllare qualche bel posto da visitare, visto che il sole e i 18 gradi promettevano molto.
Dopo qualche minuto, anche gli altri neuroni si sono svegliati e mi è venuto in mente il fatto di non aver visto le grotte di Nettuno, che sono a poco più di 20 km da Alghero.
E così, eccoci per l’ennesima volta a dirigerci verso Capo Caccia…
Ma sei sicuro che sia aperto?
Abbiamo trovato il cancello chiuso e ci sembrava strano considerando gli orari di apertura… Praticamente eravamo solo noi in quel parcheggio. Guardandomi intorno, ho notato il piccolo finestrino della biglietteria aperto.
Lì, un gentilissimo signore ci ha fornito i biglietti, specificando che la guida ci avrebbe aspettati giù alle 14.00. Per gli interessati, il biglietto costa € 13,00 ma credetemi, questa avventura se li vale tutti.
Poiché erano solo le 13:20, ci siamo fermati ad ammirare il mare… Come detto anche nell’articolo Capo Caccia. Un altro volto, questo posto è unico.
Alle 13:45 si è avvicinato il signore della biglietteria per aprire il cancello.
“Ma ci chiude dentro?”
“Eh si… e non vi apro più!”
Ahahah molto spiritoso… visto che non sarebbe stato molto facile scavalcare quel cancello…
Troppi…Troppi gradini
E così iniziò la nostra discesa. Ben 640 gradini che ti fanno bestemmiare in tutte le lingue se hai la mia condizione fisica… quella di una foca incinta. Meno male che il paesaggio ti fa dimenticare tutto il porcetto che ti sei mangiato qualche giorno prima…
Questa scalinata – Escala del Cabirol (in catalano, La scala del capriolo) – è una delle due possibilità per accedere alle grotte. Ci sarebbe un’altra (per chi non vuole dimagrire) che è disponibile solo tra aprile e ottobre, condizioni meteo permettendo, cioè via mare, con partenza dal porto di Alghero o da Porto Conte.
Gradino 635, 636…
Gradino 637, 638, 639….
“Noooo! Ma è bellissimo questo posto!”
Certo che lo è… hai mai visto qualcosa di brutto in Sardegna?
La grotta
All’interno trovi un piccolo lago salato (praticamente è l’acqua del mare che si fa strada tra le rocce) e varie spettacolari sale con stalagmiti e stalattiti.
Quella più impressionante mi è sembrata la Sala dell’Organo. Le colate della colonna assomigliano a canne di organo.
Era la prima volta che visitavo una grotta, per cui sono rimasta impressionata dallo spettacolo messo in scena dalla natura… Ci sono voluti 2 milioni di anni per creare questo miracolo.
Mi ero dimenticata anche della fatica, ascoltando con molto interesse la storia della nostra guida (una ragazza super simpatica e molto preparata).
Ma questa è l’unica via di ritorno?
Tutto il tour è durato circa un’oretta ma la parte difficile stava per arrivare… il ritorno.
640 gradini. IN SALITA!
Con la lingua sciarpa, la foca è tornata a camminare.
Da ricordare: I gabbiani non hanno paura delle foche.