Vado a vivere in Sardegna

Le avventure dei Cinghiali Viaggiatori

Le sorprese di Vignola

La sveglia non suona, si sa… di domenica ci si gratta e basta. Ma quel riflesso di sole sul muro ti sveglia come una torcia puntata da un militare. E allora ti giri e ti rigiri nel letto…

Alziamoci va…

Strisciando le ciabatte in terra mi dico: si va al mare!

Una veloce doccia, colazione e subito sulla Smart, la nostra piccola motozappa pronta a solcare le strade della Sardegna.

Direzione Santa Teresa di Gallura

Ma con una condizione: se sul tragitto troviamo cartelli marroni, quelli insomma con indicazioni turistiche, si butta la freccia e si visita il posto.

E così è stato. Strada facendo, ad un certo punto sulla sinistra cade l’occhio su “Nuraghe Tutttt….non so cosa”. Troppo lanciato, diamine! Si fa inversione e… mmmmh interessante, un Nuraghe e una Torre in un colpo solo! Bene, molto bene. La Smartina si avventura in una stradina di campagna, incontrando un borgo con 4 case, il cellulare prende a malapena, ma i cinghiali viaggiatori non temono e si va avanti.

Uno svincolo a sinistra per il Nuraghe Tuttusoni e da lì a poco, eccolo apparire nella sua antichità.

Il luogo, seppur trascurato, lascia spazio alla fantasia di questa costruzione antica dove, chissà millenni fa chi poteva abitarci, i costumi, la routine…

Facciamo un giro, ma perché no, arrampichiamoci! Poi giustamente, dall’altra parte trovi il cartello “Pericolo di Caduta” ed è lì che capisci di essere un imbecille. Dall’alto del nuraghe un’immensa vallata, campi, bestiame e lui… il mare.

In lontananza appare la Torre di Vignola, il che ci porta a scendere in maniera piuttosto improvvisata da quelle immense pietre per riprendere il viaggio verso la prossima meta.

Rimanendo all’interno di questo paesaggio di campagna, ancora qualche incrocio ed eccoci arrivati ad un’area di parcheggio. Siamo fuori stagione, ci siamo solo noi, la forestale e qualche gabbiano.

La conquista della torre

Ci avventuriamo verso la torre di Vignola e sorpresa! Si può salire e l’ingresso è libero e in buone condizioni. Questo è frutto di una ronda periodica della Forestale; bravi ragazzi, difendete la Nostra Sardegna!

Saliamo sulla scalinata in pietra di questa meraviglia militare del 1600, costruita in difesa di una tonnara. Subito ci troviamo in un androne con piccoli spiragli e poi un’altra scalinata che ci porta sempre più su fino ad arrivare sul tetto.

Da qui ragazzi, una vista mozzafiato: il mare color turchese e all’orizzonte la Corsica.

Ma qualcosa mi incuriosisce sulla sinistra. Vedo una chiesetta sul mare…

Eh si… mi sa che per la fretta di vedere la torre, qualcosa ci era sfuggita.

E allora, dopo mille selfie e foto da tutte le angolazioni, si scende e si torna verso il parcheggio. Infatti non ci eravamo accorti che dal parcheggio, camminando verso destra si va verso la torre, ma verso sinistra verso la Chiesa di San Silverio.

Abbassare il volume dei pensieri

Qualche decina di metri (nei quali Alexandra ha rischiato di cadere di culo ben due volte) e ci siamo.

La storia è bellissima: un gruppo di pescatori, grati dell’ospitalità di un ricco proprietario terriero che li ospitava nella sua proprietà durante le stagioni di pesca all’aragosta, ha voluto costruire una piccola chiesa poco prima della seconda guerra mondiale. E il ricco signore contribuì per dare loro un rifugio accanto ad essa.

All’interno pura semplicità. Un piccolo altare e qualche panchina in legno; al centro un tavolino con la storia del posto e un quaderno dove i turisti raccontano le proprie emozioni.

Fuori dalla chiesa, la statua del Redentore sul mare a benedire questo blu e le sue creature.

Il ritorno

Carichi di emozioni si torna a casa ormai tardi. Il tramonto ci accompagna nella stupenda SP90 e per smorzare i nostri sentimenti, un bel medley di canzoni anni ’80 di Francesco Napoli :D.

Scesi dalla macchina, nonostante l’ora di viaggio comodamente seduti sull’assetto granitico della Smart, si cerca nuovamente sollievo per il fondoschiena e il ciclo della vita ricomincia. Si cercano le ciabatte, si striscia verso la dispensa e con le ultime forze sul divano. Film dalla trama discutibile e la serata è fatta.

Seguite le avventure dei cinghiali viaggiatori alla scoperta della Sardegna, il luogo più bello del mondo, anche su Instagram e Facebook.

Next Post

Previous Post

Leave a Reply

© 2024 Vado a vivere in Sardegna