Vado a vivere in Sardegna

Le avventure dei Cinghiali Viaggiatori

La spiaggia nascosta

E’ domenica mattina e un timido raggio di sole si fa strada tra le persiane aperte. M’illumina il viso e mi sveglio. Ho una voglia infinita di mare.

Guardo Luca che sta ancora dormendo. Uffaaa, non ho più pazienza. Così inizio a girarmi da una parte all’altra solo per rompere le scatole. Sono sicura che così si sveglierà. Inizia a sbuffare ma io con insistenza, mi agito ancor di più.

Finalmente apre gli occhi e mi dice:

Cosa vuoi, cane?

Inizio a ridere e gli dico che voglio andare in spiaggia. In un minuto decidiamo di andare a Mugoni.

Ci vestiamo e carichiamo l’ombrellone, le sdraio e gli zaini in macchina. Si parteee!

Appena arrivati, ci rendiamo conto che nella spiaggia super affollata non potevi metterci manco un dito.

Un po’ delusi, torniamo alla macchina e ci mettiamo a meditare per qualche secondo. Quasi quasi torniamo a Porto Torres e andiamo a Platamona.

Una nuova scoperta

Ma poi, strada facendo, prendiamo il bivio per Porto Conte e dopo una decina di minuti eccoci arrivati in un parcheggio sterrato circondato da delle piccole palme.

Ci intrufoliamo nel verde degli alberi che affiancano un piccolo sentiero e qualche metro più avanti s’intravede una bellissima distesa d’acqua cristallina accompagnata dal blu del cielo.

E’ la prima volta che visitiamo questa spiaggia poco conosciuta ma estremamente bella. E’ uno di quei posti tranquilli dove puoi passare un fine settimana in pieno relax.

Appoggiamo le nostre cose, lancio la maglietta sulla sdraio con la velocità di Usain Bolt e mi tuffo nell’acqua… gelida!

Ehhh, diciamo che l’acqua di tante spiagge della zona di Alghero non è tra le più calde quindi bisogna farsene una ragione. Comunque, una volta che ti abitui, non ci fai più caso.

Il fondale è particolarmente roccioso però se ti sposti leggermente nella parte destra del corridoio destinato alle barche, trovi un altro corridoio di acqua turchese che porta a una vera e propria piscina naturale.

Siamo in una riserva dove pesciolini di tutte le dimensioni accarezzano disinvolti l’acqua, sfiorandomi i piedi.

Dopo una bella nuotata rinfrescante, decidiamo di avvicinarci al piccolo bar della spiaggia.

“Ho fameeeee!”

Perché tutte le belle mangiate iniziano con questa esclamazione…

Riposino pomeridiano

Dopo un buon panino e la spettacolare birra Ichnusa al limone che adoro, a Luca viene l’idea di salire a vedere la bellissima Torre di Tramariglio che domina la collina raggiungibile attraverso il sentierino sperduto in un paesaggio mozzafiato.

Finita la passeggiata non proprio leggera, in cui stavo per cadere minimo 3 volte, troviamo la bellissima torre spagnola conservata in ottime condizioni.

Ci scambiamo gli sguardi in stile film western, apriamo le sdraio portate in spalla e ci buttiamo all’ombra in un silenzio estremamente piacevole, interrotto soltanto da qualche gabbiano ciccione o dagli insetti colorati.

Chiudo gli occhi e una tenera brezza mi accarezza il volto. Poi il profumo di mirto mi attiva tutti i sensi e mi ritrovo in uno stato di relax assoluto e… e niente, mi sono addormentata 🙂

“Facendo finta di dormire” – Olio su tela, 2019

Dopo un’oretta mi sveglio tutta storta e faccio fatica ad alzarmi dalla sdraio. Mi avvicino allo scoglio e da lì… l’infinito. Un respiro profondo mi fa riflettere:

Ma quanto siamo fortunati?! E quanta voglia di gelato mi è venuta?!

Salutiamo la torretta e riprendiamo il sentiero di ritorno per raggiungere il piccolo bar sulla spiaggia.

Evidentemente tornare a casa senza il classico Calippo al limone, così chimico da eclissare anche la Chernobyl, non fa per noi.

Finito il buonissimo e rinfrescante ghiacciolo nucleare e con la speranza di non trasformarci in Hulk, concludiamo una rilassante giornata di mare e riprendiamo la strada di casa.

Ricordate, non sempre le spiagge più rinomate sono anche le più belle. Potresti trovare una piccola oasi in posti nascosti nel verde della natura come la splendida spiaggia di Tramariglio.

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